Aggiornate le linee guida (Covid-19)
Aggiornamento Linee di indirizzo nazionali
per la sicurezza della donazione
Vista la necessità di sostenere e rafforzare il regolare svolgimento delle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti in ambito pubblico (strutture ospedaliere) e associativo (punti di raccolta fissa o mobile sul territorio) soprattutto in presenza di un’emergenza come quella rappresentata dal virus SARS-CoV-2, vengono periodicamente aggiornate le Linee di indirizzo nazionali per la sicurezza della donazione.
Risulta pertanto strategico mantenere comportamenti per i donatori e per il personale sanitario volti a garantire la sicurezza dell’attività stessa di raccolta, ed invitare i donatori ed il personale operante presso i Servizi Trasfusionalie le Unità di Raccolta ad osservarli scrupolosamente, al fine di prevenire la diffusione delle infezioni respiratorie, ivi compresa l’infezione da SARS-CoV-2 all’interno delle sedi di raccolta.
A tal scopo, pubblichiamo a seguire l'algoritmo utile per verificare l'idoneità alla donazione.
Le presenti indicazioni saranno oggetto di aggiornamento in relazione all’acquisizione di ulteriori informazioni circa l’agente patogeno in questione e all’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e internazionale.
Ricordiamo inoltre che:
1) IL SANGUE DEI VACCINATI È SICURO.
Non esistono differenze tra il sangue dei vaccinati e dei non vaccinati. Il sangue delle persone vaccinate viene regolarmente raccolto e trasfuso sin dall'inizio della campagna vaccinale.
Se ci fossero state delle controindicazioni il Sistema Sanitario ora sarebbe in gravissime difficoltà. I dati ci dimostrano, invece, che il nostro Paese nel 2021 si è riconfermato autosufficiente nella raccolta di sangue. Questo significa che il sangue dei vaccinati è stato impiegato nelle attività cliniche e sanitarie senza riscontrare alcuna controindicazione.
Sempre su questo tema, occorre precisare che da sempre la parte immunitaria presente nel sangue raccolto (es. globuli bianchi) viene filtrata e rimossa dalla sacca. Quindi, a prodotto finito, le componenti trasfuse tra un vaccinato e un non vaccinato sono identiche.
2) LA DONAZIONE DI SANGUE RIENTRA TRA LE PRESTAZIONI SANITARIE NON DEROGABILI.
Pertanto, come precisato dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, non è richiesto il green pass per poter donare, così come non viene richiesto per accedere al Pronto Soccorso e ad altre prestazioni sanitarie non differibili.
3) LA DONAZIONE È UN GESTO DI GENEROSITÀ CHE VA COMPIUTO REGOLARMENTE E NON PUÒ ESSERE UTILIZZATO COME STRUMENTO DI PROTESTA.
Ci sono giunti dei messaggi di persone non vaccinate che, qualificandosi come donatori, hanno dichiarato di voler sospendere le proprie donazioni come segno di protesta nei confronti delle Istituzioni e delle norme attualmente vigenti. Vi invitiamo pertanto a ribadire che sospendere la donazione perché ci si sente discriminati è un comportamento irresponsabile, perché comporta a sua volta una discriminazione nei confronti di oltre 1.800 pazienti che quotidianamente necessitano di trasfusioni.
Ultimo aggiornamento: 01/01/1970 00:00:00
